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3 Aprile 2017È meglio avere un sito statico o un sito dinamico? Questa è una domanda che i clienti si pongono spesso e la risposta è semplice: dipende.
Dipende dalle esigenze specifiche del cliente stesso.
Che cos’è un sito statico?
Un sito statico (detto anche sito vetrina) è un sito i cui contenuti rimangono fissi. O meglio, possono essere modificati, ma solo agendo direttamente sul codice delle singole pagine. È chiaro dunque che i contenuti devono essere modificati dal web master o da chi, comunque, ha le conoscenze tecniche per farlo. Sono siti ideali per professionisti, aziende e privati alla ricerca di una soluzione semplice ed economica per creare la propria finestra sul web. Sono come la vetrina di un negozio, aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Grazie ad un sito statico, l’azienda ha la possibilità di presentare i suoi prodotti, trovare nuovi clienti, instaurare rapporti commerciali. Si tratta di siti ottimali per la consultazione, ma non consentono particolari interazioni tra l’utente finale e le varie pagine. Hanno il vantaggio di caricarsi rapidamente. E la cosa non è trascurabile, visto che molti utenti vanno di fretta e non sono disposti ad aspettare l’apertura di un sito lento. Sono siti ben indicizzati dai motori di ricerca. Questo significa che, se ben fatti, ossia se ricchi di contenuti e informazioni di qualità e sapientemente curati in termini di parole chiave (ottimizzazione SEO), possono collocarsi molto bene nei risultati dei motori di ricerca.
Che cos’è un sito dinamico?
Chiariamo subito che la dinamicità di un sito non ha assolutamente nulla a che vedere con gli oggetti in movimento all’interno del sito stesso. Questa è infatti una questione puramente grafica e immagini in movimento possono essere inserite anche nei siti statici.
I siti dinamici, più complessi da realizzare dal punto di vista del web master, sono siti i cui contenuti possono essere aggiornati tramite un pannello di controllo. Lo si può fare in modo immediato e intuitivo e senza bisogno di particolari conoscenze tecniche. Sono pertanto i siti ideali per chi necessita di aggiornare frequentemente e in autonomia i propri contenuti. Sono esempi di siti dinamici i blog, i portali di notizie e i siti che consentono una certa interazione tra l’utente finale e le pagine web. Questi siti hanno tempi di caricamento leggermente più lunghi, in quanto le informazioni non sono contenute direttamente all’interno delle singole pagine, ma vengono richiamate da una banca dati in tempo reale, sulla base delle richieste dell’utente. Inoltre, l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca è un po’ più difficoltosa, quindi sarà necessario un lavoro di ottimizzazione SEO un po’ più complesso per garantire un buon posizionamento nelle SERP (pagine dei risultati dei motori di ricerca).
Diffidate dalle soluzioni (troppo) a buon mercato!
Indipendentemente dalla scelta tra un sito statico o un sito dinamico, è importante diffidare da chi promette soluzioni rapide ed ultra economiche (talvolta addirittura gratis) per la creazione di un sito. Creare un contenitore vuoto, inutile, che non viene visualizzato nelle prime pagine dei risultati delle ricerche di Google o che è di difficile navigazione, non porta né clienti né risultati concreti. Pertanto sarà soltanto uno spreco di soldi, per pochi che essi siano, e di tempo. Meglio quindi affidarsi ad un professionista con il quale trovare la soluzione giusta per i propri obiettivi e le proprie tasche.
Quali sono gli elementi che incidono sul costo di un sito?
Gli elementi che influiscono maggiormente sul costo finale di un sito web sono quattro:
- Analisi dell’azienda e del mercato
- Analisi SEO e stesura di testi di qualità
- Costruzione del sito
- Servizio di hosting
Vediamoli nel dettaglio.
1) Analisi dell’azienda e del mercato
Sia che si voglia creare un sito vetrina semplicissimo, un sito di cinquanta pagine o un sito dinamico con contenuti aggiornati ogni giorno, l’analisi dell’azienda e del mercato in cui essa opera è il primo passo da compiere. Ed è un passo imprescindibile. La prima domanda che il web master si porrà, quindi, riguarderà i bisogni che l’azienda (o il professionista) si propone di soddisfare con il proprio prodotto/servizio. Si dovrà esaminare anche la concorrenza. Si valuterà anche se sul mercato esiste già una domanda per il bene/servizio in questione e di che tipo di domanda si tratta, se esplicita o latente. Tutto ciò è fondamentale per popolare il sito con testi efficaci, di impatto e dal notevole valore aggiunto.
2) Analisi SEO e stesura di testi di qualità e ottimizzati
Un sito ben fatto deve quindi essere ricco di contenuti interessanti per l’utente finale, ma anche ottimizzati in ottica SEO (Search Engine Optimization). Dovrà contenere le keyword (parole chiave) più performanti per il prodotto/servizio in questione. Keyword con elevato volume di ricerca ma concorrenza non eccessiva. Se saranno rispettati questi ed altri accorgimenti dell’ottimizzazione SEO, il sito potrà davvero permettere all’azienda di “essere trovata” in rete e quindi di entrare in contatto con nuovi potenziali clienti.
3) Costruzione del sito
Questa fase, che richiede competenze prettamente tecniche, comprende la stesura del codice e/o la scelta del cms, la creazione della grafica, la personalizzazione, la configurazione ecc…
In questa fase è importante che il web master garantisca, tra le altre cose, la qualità di usabilità e la semplicità di navigazione. A cosa serve un sito web bello da vedere se l’utente finale fatica a navigare al suo interno ed è pertanto spinto ad andarsene troppo presto?
Allo stesso tempo bisognerà garantire che il sito sia responsive. Le statistiche ci dicono infatti che la navigazione da smartphone e tablet sta superando quella da pc ed è quindi fondamentale che il sito goda di una perfetta visibilità su qualsiasi dispositivo mobile.
4) Servizio di hosting
Qualsiasi sito, per essere online, deve essere ospitato su un server dietro pagamento di un canone d’affitto. Tale servizio prende il nome di hosting. La scelta dell’hosting è estremamente importante. Il server che ospiterà il sito dovrà infatti garantire determinati standard di sicurezza, nonché rapidità di connessione e risposta. Ricordiamo sempre che un sito lento ad aprirsi spesso viene abbandonato dall’utente nel giro di pochi secondi.
Per concludere…
Sono quindi molti gli elementi da prendere in considerazione quando si crea un sito web. E tutto questo lavoro non deve assolutamente essere sottovalutato, in quanto il tipo di sito che viene costruito può influenzare l’opinione che il cliente finale ha dell’azienda.
E per quanto riguarda la scelta tra un sito statico o un sito dinamico? Come detto, la scelta dipende dalle specifiche esigenze del cliente.
Sei indeciso su quale tipologia di sito orientarti o vorresti indicazioni sui costi finali dei diversi progetti? Contattaci senza impegno e parliamone insieme.
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